La genitorialità: un graduale processo di reciproca conoscenza

 Nel corso degli anni, il concetto di genitorialità ha subito diverse modifiche sulla base dei cambiamenti storici avvenuti all’interno dei differenti contesti societari.

Ad oggi, il ruolo genitoriale viene associato alle dimensioni di cura e protezione nei confronti del proprio figlio, attraverso l’attuazione di tutta una serie di comportamenti che ne sostengano la crescita e lo sviluppo fisico, emotivo, cognitivo e sociale.

Utilizzando la prospettiva del modello transazionale…

…È noto che sia il bambino che il caregiver sono parte attiva all’interno di un processo interattivo del tutto unico e peculiare per ciascuna diade. Esso si articola in un continuo alternarsi di stimoli nella relazione, a livello cognitivo, emotivo e sociale (Patterson, 1986; Sameroff, 2010). Il processo di interscambio transazionale permette al bambino e al caregiver di apprendere, in maniera progressivamente più sofisticata, delle modalità con cui comunicare e relazionarsi con l’altro e con l’ambiente, favorendo la creazione di un grado sempre maggiore di accordo e conoscenza reciproci nella diade e nella triade (Nieman & Shea, 2004). Questo aspetto è legato alla disponibilità dei caregiver a fornire cure e protezione ai propri figli, nonchè alle capacità cognitive, affettive e relazionali degli individui stessi.

Rispetto alla predisposizione alla cura…

…È stato dimostrato che non sono presenti delle significative differenze tra uomini e donne, nello specifico, per quanto riguarda la capacità di cogliere e rispondere ai segnali del bambino, l’intensità e il coinvolgimento emotivo; semplicemente vengono messe in atto delle modalità differenti, dando a ciascun genitore o alla coppia genitoriale la possibilità di suddividersi i compiti e i ruoli in maniera complementare (Labbrozzi, 2005). Rispetto a ciò, in riferimento al sistema coppia, è funzionale l’importanza del ruolo svolto dall’alleanza genitoriale.

L’alleanza genitoriale…

…Fa riferimento ad una coerenza, condivisa dalla coppia genitoriale, nello stile da adottare e nelle modalità da mettere in atto per la disciplina e l’educazione del bambino, nonché la condivisione di una progettualità comune (Gambini, 2007).

La nascita di un bambino e dei genitori comporta una momentanea confusione e disorganizzazione e un periodo in cui, in accordo con la capacità adattiva del genitore, ci si riorganizza sulla base dell’adattamento fisiologico, individuale, psicologico, familiare e sociale ristabilendo confini nella relazione con i propri genitori, con la rete amicale e familiare, con il neonato e col partner. All’interno del processo di riadattamento, l’alleanza genitoriale è un aspetto che può fungere da ausilio nella cura e nell’accudimento del proprio figlio, attraverso sostegno vicendevole, per l’acquisizione del proprio ruolo genitoriale in una relazione di legittimazione e riconoscimento reciproco (Ibidem).

Bibliografia

Gambini, P. (2007). Psicologia della famiglia. La prospettiva sistemico-relazionale. Milano: FrancoAngeli.

Labbrozzi, D. (2005). Psicologia della resilienza. Psicologia, Psicoterapia e salute, 24 (3), 395-432.

Nieman, P., & Shea, S. (2004). Effective discipline for children. Pediatrics Child Health, 9(1), 37-41.

Patterson, G.R. (1986). Performance models for antisocial boys. American Psychologist, 41(4), 432- 444.

Sameroff, A. (2010). A unified theory of development: A dialectic integration of nature and nurture. Child development, 81(1), 6-22.

Torna in alto